CHI SONO

Mio padre era un muratore e io, ogni tanto, gli davo una mano. Il giorno che a quattordici anni divisi in due con la cazzuola un camioncino di doppi uni capii il significato della leggerezza e, sputando laterizio, decisi che avrei fatto l’architetto. Mi sono sempre considerato un artigiano dell’architettura dove l’esperienza di cantiere e la manualità grafica assumono un’importanza rilevante che con l’andare del tempo si sta invece perdendo.
Gli studenti della facoltà di Architettura di Firenze e del Master in Yacht Design della facoltà di Ingegneria di Pisa che in veste di loro tutor ho accolto nel mio studio hanno mostrato tutti le carenze spaziali nella progettazione tipiche della mancanza di un approccio alle tecniche basilari del disegno architettonico. La mia professione, come molte, è stata dura e difficoltosa e non ho idea di come possano i giovani architetti affrontare il lavoro nelle condizioni odierne.

Dopo una collaborazione con il mio relatore di tesi, il Prof. Vincenzo Bentivegna, ho collaborato con lui per una serie di progetti urbanistici e di ricerca sulle tematiche urbane fino al 1985, anno in cui sono ritornato a Lido di Camaiore. In quell’anno è cominciata veramente la mia avventura, ho fatto di tutto: ho fatto l’interior design per aziende di Perignano e ditte di arredamento negozi, ho collaborato con altri studi per le mie competenze urbanistiche e ho cominciato così ad avere, piano piano, piccoli lavori di ristrutturazione. Grazie alla capacità di lavorare dalla pianificazione all’interior design, o come diceva Gregotti “dal cucchiaio alla città”, ho consolidato la mia professione con importanti lavori di ristrutturazione urbanistica, come il Principe di Piemonte e l’Ex Telecom a Viareggio, di riqualificazione di aree industriali e con la realizzazione di grandi progetti come il Centro Direzionale delle Bocchette o l’area del Magazzeno a Camaiore. Dal 2006 è poi cominciata, quasi per scommessa, la progettazione nel settore nautico che ha portato negli anni alla realizzazione di diversi Yachts e al riconoscimento del mio lavoro su riviste internazionali. In parallelo, non ho mai smesso di offrire consulenze estimative per società finanziarie, ambito in cui ho avuto anche importanti incarichi dal tribunale di Parma come perito per il fallimento Parmalat e di altre importanti società.

Se si esclude l’inizio della professione, non avrei mai potuto fare tutto questo lavoro da solo e per questo negli anni ho avuto molti collaboratori che hanno condiviso con me questa esperienza lavorativa fatta di passione e incertezza. Sono due in particolare quelli che hanno resistito alle numerose tempeste che abbiamo incontrato: l’Architetto Marco Casanova e l’Ing. Simona Nannizzi.

IL TEAM